La chiesa risale al tardo gotico e ha la peculiarità di essere un raro esempio di chiesa doppia, frutto dell’armonica unione di due edifici sacri.
La parte di sinistra è la più antica: nel 1451 i padri Agostiniani la dedicarono al duca di Milano Francesco Sforza. La seconda chiesa intitolata a San Nicola da Tolentino fu edificata nel 1460 per volere di Bianca Maria Sforza, che desiderò costruirla accanto a quella del marito come suggello della loro fedeltà creando così un grande spazio unitario a pianta quadrata.
All’interno della chiesa sono conservati brani d’affreschi e sculture quattrocentesche ed in una delle cappelle, attribuito al Bergognone, un affresco con raffigurante un Cristo premuto sotto il torchio, di cui non si conoscono equivalenti a livello di rappresentazione iconografica.
A lato della chiesa si trova il chiostro con resti di affreschi quattrocenteschi e la preziosissima Biblioteca a tre navate, con affreschi raffiguranti i Dottori agostiniani e graffiti sulle pareti esterne: è questa una delle otto biblioteche umanistiche presenti in Italia, unica nel suo genere a Milano. La Biblioteca Agostiniana venne costruita fra il 1480 e il 1490 e rappresenta uno dei pochi esempi di biblioteca dipinta arrivato fino ai giorni nostri. E’ divisa in tre navate sostenute da slanciate colonne in serizzo, alcune delle quali presentano ancora parte dell’originaria decorazione a finto marmo. Sulle volte della navata centrale è visibile il sole raggiato, simbolo agostiniano, mentre sulle lunette sono raffigurati i padri della chiesa. Questi ultimi affreschi sono stati riscoperti solo in seguito ai restauri terminati nel 2000, dopo essere stati liberati dagli strati di intonaco e di calce dietro ai quali erano stati nascosti nei secoli passati.
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