Una visita al Duomo di Milano potrebbe far scoprire molte cose anche ai milanesi doc.
Dalle origini viscontee agli interni gotici. Dalle magnifiche vetrate agli scavi archeologici paleocristiani fino alla salita sulle terrazze per ammirare il rinnovato skyline della città. Un viaggio lungo più di 600 anni che non mancherà di affascinare e stupire.
La posa della prima pietra del Duomo di Milano risale al 1386 per volere di Gian Galeazzo Visconti che ne volle fare il simbolo del suo prestigio e potere su tutta l’Italia settentrionale. Per la costruzione mise a disposizione le sue cave di Candoglia, pregiato marmo che dal lago maggiore veniva trasportato utilizzando il sistema dei navigli. Inoltre egli chiamò maestranze d’oltralpe e locali che lavorarono in un clima di reciproco scambio di tecniche, idee e stili.
Fin dall’inizio concepita per essere di grandissime proporzioni, è l’unica grande chiesa medioevale italiana nello stile delle grandi cattedrali gotiche del continente e la quarta per grandezza dopo San Pietro a Roma, San Paolo a Londra e la Cattedrale di Siviglia.
La costruzione partì dalla parte absidale così da porvi l’altare e rendere possibile la consacrazione già nel 1418. Per secoli poi il Duomo di Milano rimase un immenso cantiere: il transetto fu chiuso solo nel XVI secolo e la facciata fu realizzata solo in epoca napoleonica.
Varcata la soglia si è subito investiti dalla bellezza delle 164 vetrate e da un senso di grandiosità cui contribuisce la selva dei 52 pilastri che la suddividono in cinque navate e conducono lo sguardo verso la parte presbiteriale terminata e rialzata per volere del Vescovo Carlo Borromeo. Partendo dall’ingresso sono molte le cose da segnalare a partire dalla Meridiana circondata dai segni zodiacali, realizzata nel 1786 dagli astronomi di Brera.
Per mantenere un ordine cronologico, prima di dedicarsi alla visita del Duomo di Milano consigliamo di scendere per visitare l’area archeologica. Qui, infatti, sono conservati i resti della Basilica di Santa Tecla e il Battistero di San Giovanni alle Fonti, uno dei più antichi edifici della Cristianità.
Partendo invece direttamente dalla navata di destra nel percorso di visita si incontra il sarcofago dell’Arcivescovo Ariberto da Intimiano. Si incontrano anche la croce lignea da lui commissionata (copia dell’originale esposta nel Museo del Duomo) e le vetrate tardo quattrocentesche raffiguranti storie dell’Antico e del Nuovo Testamento su disegno di Vincenzo Foppa, grande artista del Rinascimento lombardo.
Nel transetto spicca il monumento in marmo e bronzo di Gian Giacomo Medici e la statua di San Bartolomeo scorticato di Marco D’Agrate (1562), mentre nella zona presbiteriale troviamo le reliquie più sacre. Qui si trova il Santo Chiodo che la tradizione vuole dono della madre Elena all’imperatore Costantino e la cripta dove in una cassa di cristallo di rocca e argento dono del re di Spagna Filippo IV riposa il corpo di San Carlo Borromeo.
Nel deambulatorio si trovano invece le sculture tardo gotiche dei portali delle due Sacrestie e la Statua opera di Jacopino da Tradate raffigurante Martino V, il papa che nel 1418 consacrò la Cattedrale alla Vergine e il Candelabro Trivulzio, il più grande candelabro medioevale pervenutoci forse realizzato in Francia intorno al 1200.
Se la giornata è bella non può mancare la salita alle Terrazze del Duomo che offre una spettacolare vista su Milano e sulle Alpi e più da vicino sulle 135 guglie, statue e ovviamente sulla Madonnina che svetta dorata a 108 metri da terra dominando Milano.
Informazioni per la visita al Duomo di Milano
Il Duomo è aperto tutti i giorni.
L’ingresso alla Cattedrale è a pagamento per i gruppi che vogliono visitare l’interno con la guida vanno noleggiate le audioguide. L’accesso alle Terrazze è consentito anche senza cuffiette.
Indirizzo: Piazza del Duomo, Milano.
Durata della visita: 1 ora e 30 minuti.
Museo del Duomo.
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