VILLA REALE DI MONZA

La Villa fu commissionata in forme neoclassiche al Piermarini alla fine del XVIII secolo dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria. Progettata dal Piemarini e portata a termine in soli tre anni di lavori, fu concepita come residenza estiva per il figlio Ferdinando cui è annesso un magnifico giardino che fu il primo realizzato all’inglese in Italia. La scelta di Monza fu dovuta alla salubrità dell’aria e all’amenità del paese, ma esprimeva anche un forte simbolo di legame tra Vienna e Milano, trovandosi il luogo sulla strada per la capitale imperiale La decorazione interna venne affidata ai principali maestri della neonata Accademia di Brera, fondata per volontà arciducale nel 1776. In particolare gli stucchi e le decorazioni delle sale di rappresentanza sono dovuti al ticinese Giocondo Albertolli, gli affreschi e i dipinti a Giuseppe Levati e Giuliano Traballesi, pavimenti e mobili alla bottega di Giuseppe Maggiolini.
Successivamente la villa diventò con il regno d’Italia Napoleonico Palazzo Reale e mantenne questa funzione fino ai Savoia ultimi reali ad utilizzarlo. Dell’interno di questa maestosa struttura oggi utilizzata anche come spazio per eventi e mostre d’arte sono visitabili, gli appartamenti Reali ristrutturati da Umberto e Margherita a metà Ottocento e le Sale di rappresentanza con le originarie decorazioni.
L’itinerario si può integrare con la visita al Parco. Voluto nel 1805 da Napoleone Bonaparte come riserva di caccia luogo di svago e di coltivazioni. Al suo interno conserva molte cascine, edifici rurali e dimore storiche che da sole possono costituire un itinerario a sè